Alessandro da qualche mese non è più "con" noi. Però è sempre "tra" noi. Sembra una contraddizione, ma non lo è. Il suo modo di essere con noi è il corto circuito di amore e solidarietà che ha creato tra noi amici, adulti con adulti, ragazzi con ragazzi, ragazzi con adulti, genitori con figli. Queste le piantine di Ale che hanno già germogliato! E questo - forse – il significato della vita che, anche intrecciandosi con la morte, ne esce in qualche modo rinnovata in un groviglio di sentimenti e di emozioni: dolore e gioia, fallimento e speranza, sogni e ricordi, mestizia e prepotente desiderio di vita, un ottovolante di emozioni e sensazioni, una contaminazione del cuore e dell'anima impossibile da arrestare, senza un ordine, una regola, un inizio e una fine. Come il giorno che sussegue alla notte, che precede il giorno ... e così via, in un fluire senza fine, cui abbandonarsi con dolcezza per tutto quello che è, che siamo noi esseri umani, per il significato della vita, impossibile da afferrare o forse solo da definire. Perché così è, e basta.
Gianpaolo