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Completato il trasferimento del doposcuola nei nuovi locali del Mendicicomio alla Sanità

Nel cuore del centro storico di Napoli, in via dei Cristallini, il Mendicicomio è uno stabile settecentesco di circa settemila metri quadri in passato utilizzato quale alloggio e ricovero dei mendicanti, da cui deriva il suo nome, e poi divenuto proprietà del Comune di Napoli.

La riqualificazione dell’edificio, che rientra nel patrimonio Unesco, è stata completata nel 2015, finanziata con fondi pubblici per una spesa di circa 12 milioni di euro e da allora  l’immobile è rimasto a deperire inutilizzato. Finalmente lo scorso anno, su iniziativa del parroco della Sanità Antonio Loffredo, parte dello stabile è stato concesso in comodato d’uso alle Fiamme Oro, sezione sportiva della Polizia di Stato che, in accordo con la Fondazione San Gennaro, ha previsto il coinvolgimento della rete associativa del quartiere per la costituzione di una casa di comunità dove ospitare diverse attività di inclusione sociale. Questa nuova realtà costituirà un nuovo importante tassello nell’ambito della rinascita del quartiere della Sanità, ormai vero e proprio modello di successo di riscatto socio-economico facendo leva sulla comunità locale.

Proprio in un’ala del Mendicicomio la Fondazione Alessandro Pavesi ha avuto la disponibilità di ampi locali per il proprio doposcuola che, sino allo scorso anno prima della pandemia, accoglieva ogni pomeriggio più di settanta bambini del quartiere, seguiti nello studio da una trentina di volontari e tutors.

Nell’attuale emergenza pandemica, il doposcuola della Fondazione ha continuato a seguire i bambini in modalità remota, non senza difficoltà. Divario digitale e sovraffollamento familiare nelle abitazioni, spesso di dimensioni ridotte, hanno inevitabilmente pesato negativamente. Pur continuando a seguire individualmente un gran numero di giovani, alcuni di loro avevano abbandonato le lezioni o non le seguivano con regolarità da casa.

Oggi il nuovo doposcuola dispone sia di ampi locali con spazi all’aperto per consentire il necessario svago dopo lo studio che anche di una sala informatica attrezzata con postazioni collegate alla rete. I ragazzi possono ora studiare in un ambiente tranquillo e controllato e fare i compiti collegati in remoto via Skype con i tutors. Questa nuova opportunità ha motivato i ragazzi più grandi, perlopiù alunni delle scuole secondarie, che il pomeriggio arrivano al Mendicicomio orgogliosi di questa occasione loro offerta, sentendosi indipendenti e responsabilizzati.

Nel rispetto delle disposizioni sanitarie, gruppi ridotti di bambini più piccoli, alunni delle scuole primarie, seguono invece nelle altre aule le lezioni in presenza con gli educatori, in attesa di tornare a pieno regime quando l’emergenza sarà superata definitivamente.

Nelle stanze attigue al doposcuola, le Fiamme Oro della Polizia di Stato hanno attrezzato i locali per avviare i corsi di judo e pugilato sotto la direzione dei loro atleti plurititolati, con l’intento di diffondere tra i più giovani, attraverso lo sport, i valori connessi alla legalità.

Siamo convinti che il connubio fra istruzione e sport potrà rappresentare per i ragazzi e le ragazze del Rione Sanità un’alternativa alla strada, alla violenza e al bullismo in un luogo ad alta concentrazione criminale e dispersione scolastica, ma anche una opportunità di diffondere quel rispetto delle regole che così profondamente ispira le attività della Fondazione Alessandro Pavesi.

Il Mendicicomio potrà così rappresentare un presidio di legalità e di scambio di esperienze fra mondi spesso apparentemente lontani e che vorremmo avvicinare con l’impegno dei nostri volontari ed educatori.

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