“serata ideAle” 2010 con Peppe Miale
Venerdì 14 maggio al Teatro Delle Palme, in una sala gremita all’inverosimile, i ragazzi sono stati i veri protagonisti della serata ideAle 2010 organizzata dalla Fondazione.
Lo sport, la passione, il rispetto delle regole e degli altri hanno rappresentato il filo conduttore di una manifestazione che ha alternato momenti di emozionante riflessione ad una appassionannte performance teatrale.
Rosaria De Cicco ha coordinato la serata, aperta dai racconti delle esperienze che la Fondazione ha promosso quest’anno: una rappresentanza di ragazzi è salita sul palco ed alcuni di loro sono stati invitati ad illustrare le loro esperienze.
Mario, Maria Antonietta ed Anna Laura hanno sottolineto come le attività di volontariato nel doposcuola alla Sanità li abbiano arricchiti interiormente e maturati, e di come siano divenuti un punto di riferimento per i ragazzi del luogo.
Di diritti umani calati anche nel nostro contesto nazionale hanno trattato Francesco e Ludovica del liceo Umberto, così come delle emozioni avute durante il progetto promosso dalla Fondazione e dell’importanza degli ideali per i giovani in una realtà in cui c’è sempre meno coscienza dei valori.
Lilly e Federico della scuola media Poerio hanno colpito la platea con la loro consapevolezza e maturità: sentire dodicenni parlare di giustizia e del loro desiderio di rappresentare un futuro diverso per questa città ha emozionato tutti, segno che le “piantine di Ale” seminate dal progetto della Fondazione alla Poerio stanno germogliando!
L’esperienza di Giulia al master della Sorbona a Parigi, sostenuta dalla prima borsa di studio Alessandro Pavesi, ha concluso l’emozionante racconto delle principali attività della Fondazione quest’anno.
La prossima “piantina”, seminata nel corso della serata, riguarda il nuovo progetto a favore di una società sportiva di Scampia dove un centinaio di ragazzi lotta quotidianamente contro un contesto ostile e un pregiudizio diffuso, e vince. Anche nello sport: la Champion Center da 6 anni è ininterrottamente campione italiano a squadre di karatè: a sostenere le loro attività sono stati dedicati i proventi della serata.
Rosaria, Massimo e Giuseppe hanno interpretato dei frammenti di vita di questi ragazzi su testo di Maurizio de Giovanni (link), che ha poi introdotto lo spettacolo teatrale tratto dal suo libro “Juve-Napoli 1-3 / la presa di Torino”. Una metafora dello sport che sottolinea l’importanza di giocarsi sempre le partite, anche le più ardue, perchè nella vita a volte le sconfitte possono poi rivelarsi per alcuni aspetti delle vittorie, come la genesi della nostra Fondazione ci ha insegnato.
Peppe Miale in una coinvolgente interpretazione ha entusiasmato il pubblico, tifosi e non, con il racconto di quel 9 novembre 1986 quando quattro tifosi napoletani partono per Torino rassegnati a vivere un'altra delusione, ma in realtà sono in viaggio di andata e ritorno per il loro Paradiso: il destino riserverà loro un finale che mai avrebbero osato sperare. Una squadra reduce da anni di sofferenza vincerà in casa dei fuoriclasse della Juve e si lancerà alla conquista del suo primo scudetto. Un racconto-verità che narra di quando tutta la città, ancora una volta, accompagnò la squadra fino a Torino per sfidare il mito a casa sua: avremmo perduto, certo, ma avremmo combattuto; avremmo pareggiato, certo, e sarebbe stato meraviglioso.
La verità era che nessuno aveva capito fino in fondo che stavolta ...
Un monologo teatrale per ricordare una storia di dignità riconquistata, di identità trovata: il miracolo dello sport.