un incontro ideAle
Abbiamo pubblicato il libro dei ragazzi della IIIF della scuola media Poerio, prodotto al termine del progetto biennale di scrittura creativa con la professoressa Flora Marcolin e Salvatore Guadagnuolo e Peppe Coppola, i due “pifferai magici” della Fondazione, maestri di teatro ma principalmente di vita, con cui hanno affrontato temi inusuali per i ragazzi di oggi: la diversità, l’inclusione, i loro valori e le proprie speranze …
Da questi incontri sono nati gli scritti riportati in questo libro, scritti che il nostro editor Miscenka Solima, insieme a Francesca Limoncelli, ha voluto mantenere così come sono usciti dalla penna dei ragazzi, con la splendida freschezza delle loro parole e anche con gli errori della loro giovane età. Anche la struttura del libro è opera loro, loro l’idea della narrazione al fratellino che ne dirige lo svolgimento, loro la trama intera!
Se questo è quindi un libro di ragazzi, di tredicenni che iniziano a farsi largo nella vita, i destinatari di queste riflessioni siamo noi adulti. I loro racconti traboccano infatti di amore per la loro (e nostra) città, per i colori ed i profumi del mare di Napoli, per la simpatia della sua gente, per la bellezza dei suoi panorami … ma tantissimi sono anche i timori che emergono da queste pagine. Paure che riflettono l’insicurezza delle nostre strade e del nostro traffico caotico, incubi che la criminalità sempre più diffusa possa prevaricare le loro giovani vite e la serenità delle loro famiglie, timori sui rischi che l’irrisolta emergenza della munnezza possa avere sulla loro salute … Insomma tanti sono – a ben vedere – i richiami che giustamente fanno a noi adulti, incapaci di affrontare le tante devianze che avviluppano Napoli, chiusi nel nostro angolo in una perenne illusione che ci impedisce di vedere e di affrontare una realtà sempre più invadente.
L’accusa a noi adulti, a volte nemmeno tanto velata (“… viviamo in una società che non ci comprende e che noi non capiamo e non ci sforziamo di capire perché abbiamo un mondo tutto nostro …” ) è di distanza dal loro modo di essere, dal loro sentire: un’incomprensione fra il mondo degli adulti e quello degli adolescenti che inevitabilmente pone i ragazzi in un ruolo passivo nei confronti dei problemi della nostra società.
Proprio questo è l’obiettivo dei nostri progetti nelle scuole come la Poerio: stimolare i ragazzi ad avere fiducia nelle proprie idee così come non temere la diversità, a rispettare le regole e ad impegnarsi per cambiare le cose.
Ed è proprio questo che gridano nel loro libro i ragazzi della 3F: sperano di vivere in un mondo migliore, non mollando mai, vogliono vedere il mondo da varie prospettive, vogliono crescere riflettendo sulle cose …
Grazie ragazzi! Ci avete trasmesso una testimonianza fortissima e molto importante per noi adulti: cercheremo di non deludervi.
Da ultimo, a nome di tutta la Fondazione vorremmo ringraziarvi ad uno ad uno per questo meraviglioso regalo che ci avete fatto: le piantine di Ale con voi sono cresciute, siete diventati una solida foresta di ideali, di principi che ci auguriamo vi porterete dentro per tutta la vita.